Bergamotto: proprietà, benefici e migliori usi in cucina
Il bergamotto: un agrume dal sapore intenso, profumatissimo, prezioso. In molti lo conoscono per i suoi usi nel settore della cosmesi o in quello dell’aromaterapia, ma trova applicazioni molteplici nella creazione di piatti gourmet.
La specie deriva probabilmente da un incrocio fra arancio amaro e limetta acida, anche se molti lo ritengono una specie vera e propria denominata Citrus bergamia Risso (di origine cinese).
Non tutti sanno però che questo preziosissimo agrume ha moltissime proprietà importanti per i suoi benefici nutrizionali e quindi può essere usato in cucina in ricette uniche e bilanciate anche dal punto di vista dei contenuti nutrizionali.
Due parole sulla sua origine
Il bergamotto è un agrume del genere Citrus: il suo nome deriva dal termine turco beg armudi, che vuole dire “pero del Signore”. La pianta che lo produce, Citrus bergamia, è un albero sempreverde alto tra i tre e i quattro metri: ha fiori bianchi dall’aroma forte, foglie lucide e carnose.
Il frutto del bergamotto, dalla forma rotonda leggermente schiacciata, ha un bel colore giallo intenso ed è coltivato prevalentemente nelle zone costiere.
La sua origine è incerta: probabilmente è frutto di una mutazione genetica di specie di agrumi come il limone o l’arancia amara.
Anche sulla sua provenienza non ci sono informazioni sicure: alcune storie tramandate per via verbale indicano una sua presenza sulle isole Canarie, dalle quali sarebbe stato importato ad opera di Cristoforo Colombo; altre fonti, invece, parlano di Cina, Grecia, o della città di Berga in Spagna.
Si racconta che il moro di Spagna per 18 scudi ne vendette un ramo ai signori Valentino di Reggio Calabria: questi lo innestarono su un arancio amaro in un loro possedimento nella contrada Santa Caterina, dando così inizio alla grande produzione calabrese.
Ad ogni modo, la prima piantagione intensiva fu avviata da un proprietario terriero a metà del diciottesimo secolo, lungo la costa reggina, nel fondo di Rada dei Giunchi: una zona collocata nella parte nord del comune di Reggio Calabria.
La vera patria moderna di questo agrume è la Calabria: qui ha trovato le condizioni ideali per crescere e prosperare. La sua zona di produzione, infatti, è limitata alla zona ionica costiera nella provincia di Reggio (denominata Costa Viola): una zona pianeggiante e riparata dal forte vento dello stretto di Messina, grazie alle colline circostanti, che si estende per circa 150 chilometri, a circa 2 chilometri dal mare.
Una delle zone più importanti di coltivazione è quella di Melito di Porto Salvo: queste terre, ogni anno, nel periodo tra novembre e gennaio, danno il maggior contributo alla produzione in termini di quantità.
Il bergamotto viene coltivato in tre varietà principali:
- femminello, che dà frutti più piccoli e lisci ed è il più produttivo;
- castagnaro, che invece produce frutti più grossi e rugosi;
- fantastico, simile al femminello, ma con frutti piriformi cioè di forma più allungata.
La produzione di bergamotto nella provincia di Reggio copre fra il 70 e l’80% della produzione mondiale: qui l’agrume è coperto dalla Denominazione di Origine Controllata (IGP).
Proprietà nutrizionali
In 100 grammi di bergamotto sono presenti 10,7 g di carboidrati, 1,4 g di fibre, 0,65 g di proteine, 0,25 g di grassi e 42 calorie. In dettaglio:
- è ricco di vitamina C, che aiuta il sistema immunitario e agisce come antiossidante, allontanando l’invecchiamento precoce.
- contiene anche vitamina A, ideale per la buona salute di pelle, occhi e capelli.
- Contiene importanti sali minerali, in particolare il potassio (133 mg), ma anche sodio, calcio e ferro.
- Oltre alla vitamina A, contiene altri antiossidanti, fra cui i flavonoidi, che aiutano a prevenire diversi tipi di malattie.
Olio essenziale ed alimentazione
Molto celebre per il suo olio essenziale, il bergamotto ha molte proprietà benefiche anche dal punto di vista dell’alimentazione.
- Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. Uno studio recente dell’Università di Cosenza lo ha dimostrato avere proprietà tali da prevenire malattie cardiache. Grazie ai tanti polifenoli che contiene, ma anche alla vitamina C, il bergamotto svolge un’azione antiossidante e di tutela del cuore. Una ricerca italiana di qualche anno fa, a cura dell’Università di Roma Tor Vergata lo ha dimostrato scientificamente. Inoltre, il bergamotto combatte l’invecchiamento precoce e l’azione dei radicali liberi, sempre grazie agli antiossidanti.
- Previene il colesterolo. I flavonoidi che questo agrume contiene ad esempio a contrastare il colesterolo “cattivo” (LDL) e i trigliceridi nel sangue, alzando invece i livelli di colesterolo “buono” (HDL). In particolare, questo sarebbe dovuto a un antiossidante chiamato Naringenina.
- Aiuta ad abbassare la glicemia. È sempre la Naringenina che aumenta l’assimilazione di glucosio nei muscoli e nel fegato che contribuisce, di conseguenza, a ridurre i livelli di glucosio nel sangue e a migliorare l’attività dell’insulina. Quest’azione rende il bergamotto un frutto molto prezioso per chi soffre di glicemia alta e diabete.
- Può essere utile per combattere l’anemia. Grazie all’elevato contenuto di vitamine del gruppo B e di vitamina C, il succo di bergamotto migliora l’assorbimento del ferro ed è utile nel supporto alle terapie per le anemie. Sempre grazie alla vitamina C, aiuta a rinforzare il sistema immunitario, allontanando le malattie di stagione.
- Rinforza le ossa e contribuisce a mantenerle sane. Sono ancora le vitamine a esercitare una valida azione riparatoria nei disturbi ossei provocati, ad esempio da carenze di calcio, ma anche nei disturbi dei denti.
- Uno studio dell’Università di Catanzaro ha dimostrato inoltre l’azione della sua essenza come anti-microbica e funghicida.
In generale, il bergamotto e il suo succo possono essere consumati da chiunque, ad eccezione di chi è intollerante a singole componenti, e comunque con le stesse accortezze con cui si consumano gli altri agrumi per esempio in soggetti con patologie gastriche.
Usi del Bergamotto
Il bergamotto viene utilizzato soprattutto in profumeria, essendone la base, ma anche nel settore della cosmesi naturale, con l’uso dell’olio essenziale.
L’olio di bergamotto si ricava dalla buccia dell’agrume ed è estratto a freddo, in modo da mantenere intatte tutte le sue componenti.
Vediamo a cosa serve:
- ha effetti benefici per la pelle, grazie al suo elevato contenuto di antiossidanti e vitamine, in particolare la vitamina A. Per questo si usa spesso nelle creme anti-age. Inoltre, viene spesso utilizzato anche per la cura della cellulite, sfruttandone le proprietà riscaldanti per effettuare massaggi in grado di riattivare la microcircolazione.
- Può essere utilizzato anche come disinfettante, applicandolo sulla pelle per pulire ferite superficiali; ma anche come cicatrizzante e per combattere le micosi alle unghie.
- È un aiuto contro l’alitosi. Ne bastano 4-5 gocce di olio essenziale in un bicchiere d’acqua e fare dei gargarismi due volte al giorno.
- È perfetto per combattere la forfora e prevenire la caduta dei capelli.
- Se l’olio essenziale deve essere messo a contatto con la pelle è importante scegliere quello privo di bergapteni. Questi infatti sono sostanze contenute nel bergamotto che a contatto con la cute possono provocare macchie ed eritemi soprattutto con l’esposizione al sole: esistono però prodotti opportunamente lavorati che non ne contengono.
L’aroma di bergamotto, è spesso utilizzato in aromaterapia infatti risulta utile per combattere ansia e depressione.
Il Bergamotto in cucina
Grazie al suo sapore penetrante è intenso, il bergamotto è stato di recente riscoperto da molti chef ed inserito in numerosi piatti, dai primi ai dolci. Nel resto del mondo, il bergamotto trova spazio spesso nella cucina asiatica, dov’è usato per rinfrescare piatti piccanti come il curry con verdure o con carne.
A parte il tè al bergamotto (gli Inglesi ne sono i primi consumatori mondiali), una bevanda molto celebre, il succo di bergamotto si può usare per creare anche altre è pietanze: per condire la pasta, ad esempio, associandolo all’olio extravergine d’oliva, per sfumare il pesce o gli arrosti, per aromatizzare risotti in bianco o dare uno sprint in più alle insalate.
Si può usare per creare delle marinature con cui “cuocere” a crudo il pesce o la carne, per creare granite e sorbetti da abbinare a piatti salati, ma anche per preparare una bevanda dissetante per l’estate. Il bergamotto viene spesso impiegato anche nei dolci, per aromatizzare creme da usare dentro torte o tartellette di pasta frolla, oppure sotto forma di candito o anche per aromatizzare gradevolmente il ciambellone della nonna.
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A testimonianza del fatto che sui benefici di questo frutto esistono studi illustri visualizza il documento che cita studi a livello scientifico e biomedico
La “mattonella d’arte” che appare in alcune foto è gentilmente concessa da “Estroflessoceramico” perché il “giustoGusto” non è solo un sapore, ma anche una sperimentazione artistica ed è con l’arte che si vuole legare.